Oggi sono andato a vedere i velieri. Il molo ichnusa ospitava un paio di belle barchette straniere di qualche centinaio di metri. Penso “figata.” La valorizzazione del molo ichnusa come zona di intrattenimento dovrebbe partire proprio da manifestazioni come questa, insomma quale migliore attrazione per un molo che aver sartie e gomene in bella vista con lussuoso veliero al seguito. Dunque arrivo, gli alberi delle barchettone si vedono già da via Roma, bellissimi. Approfittando del sabato, la gente è copiosa. Non mosche, copiosa, ma c’è una cosa che subito mi fa incazzare come un babbuino: L’INGRESSO SI PAGA. Ma che senso ha tutto questo? E perchè non l’hanno detto prima????
Perchè una manifestazione organizzata dal comune per valorizzare uno spazio aperto semi abbandonato dev’essere a pagamento? Si è mai vista gente pagare per vedere i fuochi d’artificio o per entrare che so, a monteclaro?
MA SOPRATTUTTO PER STARE 10 MINUTI A VEDERE DUE MERDE DI VELIERI (CHE TRA L’ALTRO HO GIA’ VISTO DA FUORI MA SOLO PERCHE’ NON HANNO ANCORA INVENTATO DEGLI SPRAY CHE INIBISCANO LA VISTA AI NON PAGANTI) POSSO IO PAGARE NON 1, NON 2, MA 7 EURO?? QUATTORDICIMILALIRE. (NO DAVIDE, 7 EURO, BASTA PARAGONI, la lira è morta). NO CHE NON POSSO. Mi sentirei un deficente quasi come se dovessi pagare per respirare e poco ci manca. Dieci minuti di passeggiata non costano sette euro!!! Al massimo 2, e solo se mi assicurano che non ci saranno cacche di cane e cingomme masticatesputate sulla mia strada. Insomma, allibito mi rifiuto di entrare, e gironzolo per il perimetro della “recinzione”. Le vie per eludere il personale di sorveglianza sono innumerevoli, ma io non entro perchè ormai sono troppo infastidito, mi basta sapere che gliel’avrei potuta mettere nel posteriore.
Per la cronaca, sta cagata dura fino al 26. Una delle navi il 26 parte e fa una crociera di 7 giorni fino a Malaga (o Palma di maiorka non ricordo). In ogni caso costa 271 euro. Poco. Però poi da là dovete tornare coi vostri piedi perchè non fanno andata e ritorno.
DISGUSTORAMA.
“…e quello è il momento che ti distrugge. perchè tu cosciente del tuo essere un pozzo senza fondo ti sei portato pochi soldi apposta. Ma non consideri che ci può essere un fornitore ufficiale accanto a te.”
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.