Dallo specchietto vidi un ragazzo straniero che mi urlava contro, agitando le rose che teneva in mano… “Shogun de Mururoa! Shogun de Mururoa!”
Abbassai il finestrino:
“no grazie amico, non mi servono dei coltelli radioattivi” – gli risposi con un filo di ironia, cercando di tagliare corto.
“Shogun de mururoa!” – “Tu piano! Tu schiaccia!” continuò.
“Ma cosa sta dicendo?” – pensai, mentre lui continuava a urlare cose senza senso.
Scattò il verde e feci per partire quando un gaggio in scooter, passando a tottu pompa mi tagliò la strada.
“SU GUNN’E MAMMARUA!” gli urlai prontamente, allungando il palmo verso il cielo.
In quel momento capii.
Capii che anche se le cose sono chiare, a volte la gente riesce ad ascoltare solo la propria voce.
Fine.
P.s. Questo è il genere di cose che mi ritrovo a pensare di solito mentre faccio la doccia. A volte rido da solo. A volte rido da solo e penso di essere scemo. A volte penso semplicemente di essere scemo.Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.
Smetti di farti la doccia.
non ho mai iniziato.