Chi mi conosce bene sa, e forse ne è pure annoiato, che la mia parola preferita è resilienza. Riassunto in termini non troppo freddi, il significato è più o meno “restistere al cambiamento senza collassare”. Le mie parole preferite descrivono concetti che non so applicare. Resilienza è la cosa più lontana da me e ci →
Eravamo in guerra, ma ancora non lo capivamo. Le nostre vite continuavano come sempre, accompagnate però da una costante ansia sfocata, senza forma. Un’ansia che cercavamo di ignorare, ma che col passare dei giorni aveva cominciato ad attutire tutti i sentimenti: la gioia, la tristezza, a poco a poco erano diventate parte di un grosso →
Ciao internet! (cit.) Oggi volevo parlarvi di rumore di fondo sui social. Questa mattina ho dato uno sguardo →
Odiare le fissazioni degli altri è facilissimo. Come bere un bicchiere d’acqua. No, più facile. Un bicchiere di →
Essere empatici è una cosa bellissima, ma, diciamocelo, è anche una sfiga rara. In pochi però riescono ad essere veramente empatici. Fortunatamente (per loro) e sfortunatamente (per tutti gli altri) tanti di quelli che si dichiarano fortemente empatici, confondono questa caratteristica con la sua cugina sfigata: l’ “Empatia selettiva”. Empatia selettiva è quando riesci a →
“I pellerossa sono stati invasi e hanno combattuto con fierezza, per questo non potevano che perdere contro un nemico e una civiltà tanto più potenti di loro. Gli zingari sono gli invasori che non combattono. Per questo non perderanno. Non perderanno più di quanto non perderemo alla fine tutti quanti.” ***** Siamo zingari di merda? →
(Jonathan Wolstenholme, Chess) Da “Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale“ Per comodità di chi voglia fruttuosamente dedicarsi al lavoro →
Tanti like dimostrano la qualità delle tue parole? Se stai pensando “sì”: complimenti, sei un coglione. La risposta →