Essere empatici è una cosa bellissima, ma, diciamocelo, è anche una sfiga rara. In pochi però riescono ad essere veramente empatici. Fortunatamente (per loro) e sfortunatamente (per tutti gli altri) tanti di quelli che si dichiarano fortemente empatici, confondono questa caratteristica con la sua cugina sfigata: l’ “Empatia selettiva”.
Empatia selettiva è quando riesci a immedesimarti nello stato d’animo degli altri solo quando è uguale al tuo stato d’animo.
E un bel grazie al cazzo ce lo vogliamo mettere?
C’è forse da vantarsi di una roba così? Ecco. No.
#NO.
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.