“I contenuti presenti in quest’immagine sono vietati.”
Infatti voi non potete vederla. Pensate di vederla, ma non è così. È una proiezione generata della vostra mente, pervertiti che non siete altro.
Facebook applica una politica molto severa scema in materia di condivisione di contenuti pornografici e con riferimenti espliciti al sesso.
“Imponiamo anche delle limitazioni alla pubblicazione di immagini di nudità.
È nostra intenzione rispettare il diritto delle persone di condividere contenuti importanti per loro, siano essi fotografie di una scultura come il David di Michelangelo o foto di famiglia di una madre che allatta al seno il figlio.”
Ma capezzoli no. Capezzoli no anche se la foto è artistica. Capezzoli di donne no, assolutamente no. Sono vietate anche cose che sembrano capezzoli, tipo gomiti e punte di limoni colorate di rosa. I capezzoli sono il frutto del demonio. Se provate a mettere foto di capezzoli l’immagine verrà rimossa e vi vi bloccheranno l’account.*
A meno che non condividiate l’immagine da un link esterno.
In quel caso potete mettere tutto quello che volete: animali squartati, uomini morti, decomposizione, sesso, violenza e immagini esplicite di ogni sorta. Ebbene sì, persino i capezzoli.
Se anche voi trovate che la cosa non abbia senso, battetevi con noi: legalize it. Free nipple!
*aggiornamento: facebook ha di recente modificato la propria normativa in materia. Non saranno più vietate immagini di seni durante l’allattamento. In pratica basterà applicare un bambino sulle vostre foto e il gioco è fatto.
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.