“E’ possibile che un ingegnere si trasformi in una mucca con gli occhiali?
Come mai le tartarughe hanno il guscio mentre le donne hanno le tette? Se ad un incrocio vedete un semaforo rosso, vi chiedete mai perché nessuno ha deciso di dipingerlo di blu? Perché nelle pagine gialle i numeri telefonici non sono scritti in cinese? E’ mai possibile che ultimamente, tra tutti gli animali che popolano gli zoo, quello sulla bocca (e/o su altri cavi anatomici) della maggior parte degli italiani risponda al nome di Grillo?
Se volete la risposta a queste e ad altre 100 domande totalmente differenti, rivolgetevi a qualcun altro. Herbert Stencil si limiterà invece ad eseguire un concerto non-sense, urlare anatemi contro le pubbliche istituzioni e fare il cascamorto a tutto gas. Stencil heart mother™ è uno spettacolo pubblico. Ingresso riservato ai soli adulti. L’applicazione epidermica reiterata del “metodo Stencil” su donne non soddisfatte del proprio partner favorisce il ringiovanimento e l’ingresso nell’alta società metropolitana. Astenersi perdigiorno. Meno tasse, più donne naïves: il mio slogan dice così.”
H. Stencil
Tra le cose che è necessario diffondere in questo stupido mondo telematico vi è un personaggio inventato che prende il nome di Herbert Stencil.
In quanto personaggio inventato egli non esiste, ma io l’ho incontrato lo stesso un giorno che non mi ricordo ma al quale sono potuto risalire grazie a google che mi ha detto che fosse il 4 Febbraio 2012 al The Cube.
Non è che google mi spii, più semplicemente quel giorno c’era il concerto de I Cani, gruppo indie-rock? (a giudicare dagli occhiali lo erano) passato agli onori della cronaca per la canzone “Le Coppie” (cliccando sul link potete ascoltare un live@tropical pizza) che infatti era l’unico motivo per cui mi trovavo lì. Non è vero, l’unico motivo era andare a bere, cosa che -fra l’altro- non ho potuto fare perché le 0,20 di birra costavano 4 euro e la cosa mi inibiva.
Quella sera io la ricordo bene per due motivi: il primo è che, costretto dagli eventi, ho passato tutto il concerto attaccato alla cassa sinistra del palco. Questa sistemazione ha generato in me tante vibranti emozioni, ma soprattutto ha moltiplicato in maniera esponenziale la presenza di acufeni (di cui parlo in questo post) all’interno del mio orecchio/cervello. Il secondo motivo, che poi è la causa di questo articolo è che quel giorno ho conosciuto Herbert Stencil. Egli era al seguito di due piacenti amiche, le quali solleticavano i nostri più bassi interessi ma che , come da copione, non ci si filavano e pertanto ci costringevano a dedicarci all’alcolismo e ad altre pratiche di distrazione, come ad esempio fissare la luce di un proiettore con devozione e per diversi minuti.
Insomma tutto questo pippotto di informazioni inutili per dire che in questa pagina potrete scaricare il live! tenutosi il 16 marzo 2013 al Covo Art Cafè, a Cagliari.
E metto anche un video:
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.